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I Semi

Sono una raccolta di miei scritti fino al 2005, anno in cui ho pubblicato "Semi d'Autunno".
Non tutto quello che troverete in questa sezione è stato poi pubblicato nel libro, e man mano continuerò a pubblicare delle poesie inedite.
Leggete anche GLI ALBERI, le mie nuove poesie.

Buona lettura.
Martin

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UN'OTTAVA PIU' BASSA

( 4 Votes )
Quasi Luglio.
Il caldo lento
Aria statica.
Deserti di cemento.
Macchine morte vicino ai marciapiedi.
I negozi con gli occhi chiusi.
Gli odori della città scivolati a terra.
Nessun rumore.
Una pace finta, come tutte le paci degli uomini.
Io, il mio cane che ci teniamo per mano come due perfetti amanti.
Noi che volteggiamo sulle poche isole verdi rimaste.
Due barche lasciate al destino del Vento.
Ci spostiamo qua e là senza idee.
Leggeri.
Annusiamo l’aria intorno a noi.
Io con i miei pensieri.
Lei.
Io e Lei che scivoliamo uno dentro l’altra, in modo così soave.
Unti e uniti dai nostri sudori.
Odori acri e dolci.
Tempera mischiata ad acqua.
La cornice, i nostri cuori, i motivi affettivi che ci legano, l’amore sperato.
La tela, i nostri corpi nudi, freschi nonostante il sole.
Il mare tutto intorno, le montagne, i paesi stranieri, le terre infinite dei miei sogni.
La mia magione, tutta in silenzio a rapire ogni istante.
L’arte della natura dirimpetto al mio naso.
La magia di un liquido puro e denso, come salsedine...
Gli scatti riposti sotto i miei archetipi di perfezione di un “Hamilton” maturo.
Nicotina.
Coca-cola fredda da frigo.
I miei fringuelli felici.
Le mie parole, le mie parole....
Orgasmano nella luce.
La mia stanza vuota, vuota la mia casa.
Quel suo lento respiro, farsi deciso, farsi ritmico e attorcigliarsi al mio come edera giovane.
E così io, Martin, posso dirmi finalmente felice,                                    felice con qualcuno..?
Non sarà così facile, lo sapete, sono un malinconico cronico..
Saprò farla felice, saprò esserlo io con Lei..
Io che non sono mai riuscito ad andare in secca in nessun porto…
Io…
L’uomo che si guarda allo specchio e vede solo sé stesso.
E che la cosa lo nausea..
Io Martin.
Avrei voglia di sanguinare lacrime, fino a farmi esplodere gli occhi..
Eppure oggi sono così felice..
Allora forse non so godere di quello che ho..
Sono un ragazzo fortunato, credetemi.
Solo che non so leggere…
Non so scrivere..
Fotografo ogni circostanza.
Volteggio sopra quello che la gente che sa, chiama vita.
La vita..
Le mie privazioni, tutti gli anni da solo, le perdite di persone amate.
Io non riesco ad amare la vita, non ci riesco, perché non la capisco
Non capisco la gente, non tollero me stesso…
Mio padre vive con un’ altra donna..
..Ed Io sono orfano da nemmeno un anno.
E non lo capisco, non capisco come possa..
Non stare con un’ altra, no, quello lo comprendo..
Non afferro come faccia ad amare di nuovo.
Ma lo accetto.
Io assimilo tutto..
Proprio ieri il loro talamo è volato via….
Ali dorate d’ottone.
E io guardo quella stanza enorme con il palchetto di un legno scuro.
Quelle tende del balcone che adesso volano libere senza arrestarsi più sul bordo del letto.
Martin….

perché fai così...
 
Me lo chiedo sempre, eppure non so mica rispondermi.
Forse spero che qualcuno di voi sappia replicarmi.
Che lo voglia fare.
Io amo mio padre.
Sta facendo così tanto per me.
Lo ha sempre fatto..
Io amo la ragazza  che ha deciso di stare con Martin..
Io amo il mio cane.
Io amo i miei amici, quelli veri.
Io non amo solo Io.
Eppure continuo a camminare in questo fuori e, fischiettando “Il Padrino” giro in questa porzione di mondo conosciuta, e credo che basti avere qualcosa per essere vivo.

Mi sbaglio…

Non basta avere qualcosa per essere vivo, non basta nemmeno avere tutto.
Bisogna vivere ogni istante.
Martin, Martin…..povero Martin..
Amici miei, miei lettori..
Mie lettrici, vi prego…
Non smettete di vivere di me…
Io sono una finzione.
Io sono un delirio dentro il sogno di qualcuno..
Probabilmente tutto quello che vedo è solo un bolo digerito da qualcuno che mi contiene.
Forse io sono ancora dentro lo stomaco di mia madre, non sono ancora vivo, non ancora nato.
Sto aspettando il momento giusto.
E intanto penso e sogno.
Incubi..
Passato.
Bauli ricolmi di tutti i passati del mondo, in stretti solai.
Lettere mai scritte, fogli bianchi..
Inchiostri slavati.
E pensate a quanto io sia strano..
Sto ascoltando “Weird Al Yankovic”, mentre sono in questo stato.
C’è decisamente qualcosa che non funziona, non credete ?
Credo di avervi trattenuti già fin troppo.
La vostra vita vi aspetta con le ali aperte.

La vita, altro non è che l’unico momento in cui noi avremmo la possibilità di vivere.

Non tutti scegliamo come, se no dove starebbe la difficoltà ?
Forse esistono altri mondi in cui vivere, forse esistono altri modi di vivere, forse esistono altri codici, forse altre persone.
Forse la guerra e la distruzione non sono le nostre uniche religioni, e forse l’ipocrisia non è l’unico nostro credo.
Forse esistono dei luoghi così belli che nessuno osa toccarli, forse esistono dei cieli che sono sempre sereni, forse esistono delle persone che amano l’inverno e la pioggia.
Forse esistono persone che hanno una morale e un onore da seguire.
Forse esiste un mondo in cui esistono ancora delle persone vive.
Forse esiste un mondo in cui io esista.
Forse esiste un modo in cui possa amare.
Forse questo è il mio modo di vivere e di amare.
Forse Lei, è l’unica persona al mondo che sappia amarmi e farmi amare.
Forse, io…

Io vivo in un’ottava più bassa di tutto ciò che mi circonda.

E osservo, prendo appunti.

Buona notte…

Martin
 

About the author Martin - Andrea Franzino

 

Martin (Andrea Franzino)

"Per cadere, basta una spinta.
Per volare, ci vuole perseveranza." 

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