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La giornata

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Carissimi lettori.

Sto tremando..                                                                                                     Perché?
Rimorsi..                                              Di cosa?
Paura..                                            Di chi?

Ieri è stata la Giornata.
La scoperta,
La ricompensa di tutto un aspettare,
Dieci anzi, undici mesi.
Aspettare, mandare giù, rispettare, sapere di avere una morale, un compito, dei principi,         
Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere Maschere
......
 
Ieri mattina,
Sono stato ricompensato nel modo più dolce, innocente, puro che io anche solo avessi timore di sperare.
Lei, la donna del sempre, la donna da sempre.
Da quel giorno, quella notte, in cui feci quel sogno,  bianco.
L’archetipo di ogni angelo che ha volato sopra la mia testa.
La purezza del marmo di ogni pensiero erotico che mi ha colpito in tutta la mia vita.
Ogni ragionamento che vive in quel corpo.
Tutta la malinconia di quel gheriglio… così blue, così intenso       da togliermi il fiato.
Ieri…
Come si potrebbe non ricordare.
La mia camera verniciata con la sua Luce, i miei vestiti inondati dal suo odore, la mia bocca le mie dita ricolme di tutto quel polline trasparente.
I miei pupazzi che si coprivano gli occhi, alcuni, altri che si sedevano e la guardavano trasognati..
Toccare con la punta della lingua quel miele…
Saperne per sempre.
Saperne da sempre….
Aspettare solo quel momento..
E finalmente esso giunge con tutto il suo splendore.
Questa ragazza.
Non è del mio paese, non ha la mia età..
Ma ha la mia cultura.
Le sue esigenze.
Rassicurazioni, carezze…
Qualcuno in cui credere, un punto fisso.
Ieri ci siamo avvicinati….
In un modo così liscio.
Così unico.
Così adolescenziale..
Non ho mai provato tanto.
Mai.
Eppure il mio stomaco freme.
Perché ?
Sento come un rimorso.
Come se io avessi carpito qualcosa di puro che non mi compete proprio per definizione.
Come se io avessi approfittato di Lei.
Ma non è così..
Signori della corte, permettetemi di spiegarvi, ma cercate di capire..
Sforzatevi perlomeno.
Io sono innocente.
Perché il mio senno voleva aspettare ancora, ancora         sei     ridicole    settimane.
Ma tutto quello che muove dentro di me, si è rifiutato di accettare.
E ha fatto di testa sua.
Ero una marionetta nelle mani del mio colore più intenso.
Un bambino, senza regole.
E lei mi seguiva.
E Lei mi circondava.
Eppure questa storia non deve uscire.
Se uscisse perderei la faccia, con tutti.
Con tutte.
Nessuno mi capirebbe..

Nessuno accetterebbe il fatto che io vorrei avere una vita per amarla, una vita per annusarla, una vita per guardarla, una vita per disegnarla, una vita per vederla crescere, una vita per ascoltarla, una vita per capirla, una vita per scrivere di Lei.
Ma         che         potrò        avere        solo        una        vita   
da        darle,        da darmi….

Come potrebbe la gente, questa massa ipocrita, capire quella musica che nessuno sente, dentro..
Eppure ho paura, perché per me è importante quello che la gente pensa di Martin.
Lo so, non ha senso con la mia vita,         dovrei fregarmene..
Ma non ci riesco..

Tutti quelle notti che ho pianto a modo mio perché volevo che fosse un momento con Lei.
Tutti quei secondi che ho aspettato, secondi, non giorni, non settimane, secondi.
Tutto quello che ho dovuto soffrire per le malelingue.
Tutto..
Quello che ho amato di Lei.
    Tutte quelle volte che l’ ho vista piangere di nascosto, tutte quelle volte che si apriva come fa solo con pochi.
Tutto questo, poi aggiungete un corpo perfetto, giovane (e forse questo è il problema per la gente) e sinuoso.
Quei seni che per anni della mia vita ho sognato di sfiorare.
Da quando ho preso una matita in mano e ho cominciato a disegnare, da sempre..
Quella forma, quel colore, quella sostanza..
Ho quasi la febbre, tanto in profondità s’è incastonata questa gemma.
E ho paura di essere scoperto.
Non ha senso..
Dovrei fottermene del giudizio della gente, pensare solo al mio cibo, e pensare in quello che la gente che amo pensa di me.
Ma, lo sapete meglio di me, non è facile.
Viviamo in un mondo.
In una enorme comunità con le nostre leggi le nostre finte morali, dove comunque sia la gente passa il novanta per cento della propria vita a sparlare del vicino, del conoscente, del collega, dell’amico.
A sputare in faccia consigli, senza capire nessuno, niente.Senza volerlo fare.
Anelo stare con Lei, il resto potete anche cancellarlo dalla faccia della Terra.
Lasciatemi dormire, un sonno letargico lungo un mese, toglietemi da questo torpore solo quando Lei sarà a casa sua, con le sue leggi.
Oppure lasciatemi dormire per sempre.
E risvegliatemi solo se il mondo funziona dalla parte giusta.
Senza politica, senza odio, senza rancori continui, guerre, amori sbagliati, senza persone inutili.
Persone inutili purtroppo ne esistono troppe.
Mi guardo intorno e vedo solo carne che ruba ossigeno alle piante agli animali, alle creature che meritano la vita.
Persone vuote, morti che camminano.
Io vi odio, con tutto il cuore.
Perché voi non siete poeti, voi non vedete quello che vedo io, ma lo giudicate.
Giudicate il buio e i tesori nascosti in esso.
Voi con gli occhi cuciti, vermi.
Non osate toccarmi.

Voglio solo Lei..
Un amore parossistico, senza mezze misure senza limiti.
Un amore bianco, blue e verde chiaro.

Ti amo, sul serio, i miei occhi ne sono una riprova.

Martin
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Per volare, ci vuole perseveranza." 

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