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Riflessioni

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Si lo so.
Si, si, per Dio lo so!!
Sono patetico, ma adesso zitti e ascoltatemi.

..e che non ci riesco a non comunicarlo.
E’ più forte di me.
E che, trascende ogni mio controllo, vero o presunto tale.
E che a volte certe cose mi stupiscono in un modo così profumato.
E che Lei, è l’autunno anche se adora l’estate.
E che lei non mi riscalda, mi rinfresca, mi rincuora, anche se non mi parla.
E che  lei, non ci posso fare nulla ma .. adesso giace sorridente distesa prona su di una nuvola rosa dentro di me.
E che io, mon Deu, tremo all’idea di poterla vedere in un candido letto e sapere che in quel momento è stata mia compagna in un viaggio.
E che adesso sento le note di Cocciante che risuonano lente e inesorabili il brano “Margherita”, e che soprattutto un pezzo mi piacerebbe poterlo cantare anch’io.
E che lei è così dolce, senza essere tristemente ripetitiva, stucchevole o sdolcinata [Odio le persone così]..
E che lei è troppo perfetta per me, per essere vera.
Provo un reale terrore di cadere tra le braccia di un Morfeo sorridente come un padre, perché temo di svegliarmi in quel momento e pensare di aver solo sognato.
Lei, vedete, è la summa perfetta di ogni mio sogno, di ogni donna verso cui mi sento attratto.
Lei e come se avesse catturato ogni cosa, ogni elemento, anche la più piccola scheggia dentro il mio sacco e se ne fosse vestita, in un modo così naturale.
Io sono io, e non me lo dimentico.
Non può essere vero, o smetterò di esserlo.
E diverrò qualcosa d’altro.


Potrei stupirvi e stupirmi con una frase tanto scontata, come “l’altra parte della mela”, ma non lo farò.
Tutti sapete questa storia.
Ma per me, crederlo vero, è cosa tanto amena e strana.
Non ci riesco.
Ma non perché io sia disfattista, no..non è quello il punto.
E che, come si fa.
Come si può cogliere e fare propria una tale bellezza, così autosufficiente, perfetta senza bisogno d’altro, o di altri….?
Se voi vedeste il Fiore magnifico in un prato senza fiori.
Solo uno, finalmente, lo stavate cercando da una vita…
Era il Fiore raro che avete sempre sognato di scovare, il Fiore che non esiste in nessun libro, che nessuno conosce, nessun catalogo.
Lo vedete lì, in questo prato interminabile, da solo che vi sorride, che gioisce per la luce del sole.
Come potreste, voi, io… sradicarlo..?
Diventerete famosi, lo sappiamo, diventerete contenti.
Ma pensateci.
Lo fareste veramente?
Lo strappereste sul serio quel bocciolo, solo per il vostro egoismo?
Io non credo.
Anche se non credo nell’uomo come entità, ma al massimo credo in alcuni singoli.
Non credo.
Vedendolo così perfetto, lo adorereste, per la sua completezza. (lì dove sta..)
Non lo contaminereste con le vostre mani mortali.
E a quel punto penserete di essere riusciti a completarvi, perché vi siete finalmente resi conto che quello che stavate cercando, eravate                                                                                   voi.
E adesso lo avete trovato.

Io me ne sto innamorando.

                                             Perdutamente.

Ve lo garantisco.

                                             Riempie ogni mio vaso questa ragazza.

Li colma.

Ogni mio vaso.

Eppure non mi permetto di sperare.
Vedete io, checché le mie amiche dicano, io non ci provo mai con le ragazze.
Se una persona mi stupisce, mi colpisce, allora cerco di avvicinarmi.
Ma poi lascio che  sia “L’Eterno Flusso”, a imporsi.
Non metto dighe a esso, per dirottare certe onde dentro le mie tasche.
Costruisco ponti.
Da cui osservo cose che mi interessano.
Ponti.

Non dighe.

Sono un ragazzo molto fortunato.
Conosco persone tanto splendide e poi…
Riesco a percepire cose e a trasformare le cose più semplici in gioielli per le mie corone bordate di velluto.
Dio ragazzi.
Ma voi capite il ritmo di queste cose?
L’importanza di una persona..?
La bellezza, il fascino..
L’erotismo di un occhiale da sole tirato d’improvviso sui capelli dorati.
Lo intuite?

Il mio fiato si sta spegnendo poco a poco…


E anche oggi la candela che mi è stata donata al mattino, consumata felicemente nel meriggio e goduta tiepidamente la sera, si sta consumando.

Un giorno per ogni candela.
Una candela per ogni giorno.
Fino a che avrò fuoco per accenderla al risveglio, allora avrò vita, avranno alito i miei polmoni.


E intanto scrivo.
Scrivo perché posso comunicarvi cose che altresì non potrei dirvi.
Ma in fondo mi parlo sempre addosso e non so se mai troverò la forza per provare a partecipare a un concorso, o la faccia di tolla di chiedere a qualcuno se il materiale potrebbe venir utile per qualche pubblicazione.
E che non so in fondo, se quello che vi narro, a qualcosa vi serve.
Per me l’importante è quello.
E quello di farvi riflettere su cose che io noto.
Perché queste, spesso, sono storie vere.
Appena accennate.
Lievemente sospirate ai vostri polpastrelli.
Ma io spero sempre che qualcuno capisca.
Che almeno uno di voi si soddisfi, mi sorrida, da dietro quelle pagine.
O pianga o “soppianga” [vediamo se comprendete] da oltre questo oceano di distanza e inchiostro.
Perché io si, sono solo, ma sapervi vicino mi fa stare meglio.
Perché io non sono un artista, non sono uno scrittore.
Non un poeta.

Riesco a mala pena a essere vivo.

Come potrei essere altro..

Ti voglio bene farfalla pittata d’autunno e d’estate, e io mi sto assolutamente innamorando di te.
Per i tuoi sorrisi, per il taglio dei tuoi occhi, per il loro penetrante lucore, per quello che dici, per come lo esponi al mio mondo, per come cammini e ti muovi, per come ti vesti, per come mi dici “ma che stronzo..” sorridendo, per come mi sfiori col vento, per come ti siedi, per il colore, per il mistero, per quella piccola cicatrice, per quella “r” un po’ strana, per la tua linguetta mentre parli, per come mi proteggi, per tutto l’amore che posso, per tutta l’aria intorno a te, per tutte le lettere di ogni alfabeto.

E mi piace pensare che oggi pomeriggio durante la nostra camminata, ci sia stato un essere, rubicondo e riccioluto e solitario su qualche pianeta lontano, in un astro piccolo e esclusivo, che con l’ausilio di un cannocchiale ultimo grido ci abbia fissato tutto il dì, e poi abbia annotato ogni cosa sopra una “Smemo”... Perché pensa a quella sua ragazza che lui sa esistere in un’altra stella, piccola e tonda, anch’essa da sola in quella terra.
E sa che esiste, ed per questo che piangeva, 
                                                                                            un terzo pianeta in cui potranno incontrarsi e vivere l’uno per l’altra fino alla catarsi ultima.
Fino alla radice quadrata di questa vita che sta vivendo ora.
Mi piace pensarlo...

E ora… voi tutti, in silenzio, chiudete per un secondo questa lettura, soffermatevi nella segretezza della notte su un colore, fermatevi su un volto (possibilmente di donna) e pensate a cosa esso e lei hanno fatto per voi.
Senza tante parole, senza tante cazzate.
Solo quello che vi hanno donato senza sforzo alcuno.
Non favori, NO.
Parlo di ben altro.
Parlo di Luce..
Lumate quegli occhi, in questa vostra visione.
Fatelo…
Poi fate si che le vostre ciglia si bacino…
.
E’ la vostra vita, che voi ne siate convinti o no.

E’ Lei la vostra vita.
Che stia con voi, o no.
E ora…….. buona notte…sospirato da dietro un cuscino pulito con odore di Luna tutto intorno……                          
                                 …a voi…

Suo per -questo sempre- Martin

 

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