Perché gli amici.
Perché gli amici ci dicono che facciamo bene.
Perché il mio petto tanto, tanto piccolo s'è fatto.

Io, occhi stretti, arrossati.
Labbra tese, a respirare.
Sudato.
Cammino a destra e sinistra fissando un punto, che non vedo.
Come lupo, ansimo e il mio vello si fa bianco.

Quello che faccio, lo faccio solo per te.
Non lo capisci, e comunque non ti basta.
Non più.
Anche ora, vedi.
Ma tu non lo comprendi, giustamente.
Non puoi, non devi.
Non noti che io muovo ogni giorno il sole per illuminarti e scaldarti.
Per amor tuo.
Porto la luna in cielo la notte, perché ti doni un pò di poesia.
Per amor tuo.
Dipingo poi, con stelle d'oro il cielo, la notte per darti qualcosa in cui sperare.
Per te.
Preparo ogni mattina i prati, che ti addolciscano la giornata.
Per te.

Sbaglio ad amarti.
Lo so.
Ma non è cosa, lo smettere.

Ti sto lasciando libera.
Ora lo sai.
ancora di più.
Sicuramente sarai arrabbiata.
Ne son certo.
Ed è giusto, sai.

Uccidimi, almeno tu.
Perdimi, dimenticami.
Sopravvivimi.
Almeno tu.

Perché io no,
                        non riesco.
Sto piangendo, mentre ti scrivo un'altra lettera che mai vedrai.
L'umido insegna un pò d'umiltà al mio sguardo.
Non accetto di non averti.
Anche dopo che mi hai ferito così tanto e così tante volte.
Che mi hai abbandonato e deluso,
                            si lo hai fatto.
Anche dopo tutto, tutto questo.
Tutto.

Perché tu sei il mio cuore.
Tu sei la mia giornata.
Tu sei la mia libertà.
Il mio Cristo.
Il mio paradiso, inferno ora.
Io, sono malato sai, non vedo nulla avanti me.
Ma riuscirò da solo a fare tutto.
E a spargere nel mondo, il mondo di tutti, il nostro amore.

Nostro.

Mio.

E sono contento che ora non stai pensando a me.
Che ora non pensi a niente.
Ma solo vivi.

Sopravvivimi, uccidimi...

E che un uomo ti prenda.
E ti viva.
Perché tu sai rendere un uomo, meraviglioso.
Lo hai fatto anche con me.
Ma da un anno siamo via.
E per sempre sarà.
E per sempre sarò...

Non ricordarmi ora, scappa ancora di più.
Odiami.
Rifiuta il mio pensiero.
Corri Tu, corri.

Non piangere, mai più per me.
Non ridere mai, più con me.
Non guardarmi, più.
Che la tua pelle, ricamata d'avorio non mi sfiori più.
Che i tuoi occhi, immenso albero non siano più miei.

Spezzami.
Bruciami.

Offrimi sull'altare della tua vita.
E che sia eterna quanto basta.
Che sia piena di gioia.
Che sia una vita come la vuoi.
Io non ti disturberò mai.
Non mi farò vedere, non sentire.

Perché amare trascende la vita di tutti.
Amare con passione.
Con forza.
Non tutti lo vivono.
Io l'ho fatto e lo faccio.
La passione che spezza i nervi.
Che raschia la carne.
Che brucia come malaria sottopelle.
Che vorresti morire piuttosto.

Ma vivere è una scelta in parte, e in parte un dovere.
E voglio vivere con questo enorme pensiero nel mio cuore.
Lo senti come batte forte?
Non la smette.

Ti cerca, dentro di sè.

Spezzami.
Bruciami.

Odiami, se ti serve.
Perché io ti amo, e non mi serve.