Se corri, ti affretti, voli (non orientarti altrove).
Spalanca una dopo l'altra, queste mille porte gravi.
Scendi, sali, scarta, strappa, entra, divelli, apri.
Stanza
dopo stanza
dopo stanza,
sempre più bassa,
più minuta.
Ci vuole tempo, ma non perderne.
E sarai solo tu ed io.
Solo due e solo una chiave di sabbia, non smarrirla.
Per l'ultimo soglia, che tutti difendiamo saldamente dopo la millesima camera.
Di vetro sottile esso parrebbe un delicato e minuscolo scrigno.
Ma è indistruttibile, inespugnabile nell'ingegno.
Arriverai bolsa, spoglia del tuo essere.
Giungerai come te stessa, nuda da tutto.
E imparerai a riderere di nuovo.
E nuovamente ad amare.
Perverrai pronta, o no, non incamminarti.
Lì mai scorgerai alcuna menzogna.
E questa è l'unica verità che ti dono.
Che avrai lui, che è me.
Lo troverai.
Ti aspetta.
Ti attendo.