Inesorabilmente si stingue
colui che d'amor non vive.
Non v'è acqua che disseti,
non v'è cibo che ristori.
Solo tempo e condanne
da scontare.
Poi perché?
Nel nome di chi?
Un ineffabile, secco bastardo, altro non sono.
Un labirinto pieno di esche, con poi il nulla.
Solo muri, e poi ancora.
Pareti ruvide di palissandro.