La mia anima nasce verde.
Screziata e punta, poi, dal rosso e dal nero.
Dal blue più intenso, sempre.
Mimetizza se stessa e pulsa.
Odora come il cielo in marzo.
Dura come l'uggia del frassino.
Eterna come l'inchiostro.
Lei vive, e deve riempire, come il vento.
Passa e raccoglie.
Inesistente, accumula.
Come polvere di neve si deposita, annotando e memorizzando.
Ingorda della vita vissuta degli altri, vive.
Come se spiegasse la sua.
Quando ho pensato a me, e poi a voi.
Quando.
Non vivo, ma è pur vero, che sempre esisterò.
Sino a che un pensiero verrà rivolto.
Oggi sento il peso dei mille anni, appena domani.
Sento il freddo di me stesso e mi pungo di sangue.
L'eco della mia voce.
Non mi disgusta nemmeno più.
Ne sono avezzo.
(Hai tutto il tempo che vuoi.
Siamo solamente eterni.
Ma ieri è tardi.)
La mia anima è verde.
Ed in esso io mi ricreo.
Verde non come la speranza.
Verde come.