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Eros e Psiche

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Le mie lacrime di sabbia.
Scandiscono il tempo.
Io cammino su rotaie infinite, spaiato.
Non esiste tempo o spazio dove mi trovo.
Tutto è bianco, accecante.
Il mio mistero torna, dalla neve dove era sepolto.
Scaglio, ci provo ancora, strali dal mio veleno unti, qualche fiera pungo.
Ma io.
Ma io.
Cupido, tra gli Dei del passato il più amichevole.
Anche tu, attratto come una falena dalle luci di questa notte così finta e chiassosa.
Sei dimentico del tuo compito regale e ferale.
Viaggi sulla tua audi pagata a rate, e giri per la notte alla cerca di qualche femmina.
Per nulla fare.
Vivi veloce, mille cose, mille persone, mille amanti in una volta, nulla, nulla, al ritmo di "life is now".
Andate a fare nel culo. tutti.
E non commetti più la tua opra silente.
E lasci la mia favella la tua Psiche e il mio icore a perdersi nel nulla che siamo, noi.
Eros, perché mi hai bersagliato illo tempore?
perché.

Mi sto sedendo al suolo, in un angolo.
cingo il mio petto con le mani.
Una luce vi nascondo, con sospetto.
Divento disilluso, finalmente.
Diffidente, tesso la mia tela finemente.
E non vi cerco più.
Andate via silfidi mie adorate.
Io non vi amo.
Oggi sono bilioso, con una punta d'acrimonia dal meriggio.
et dimesso.
Avvilito, stanco forse.
In questi mesi, ho richiamato a me i mari e il cielo e la terra.
 e ora sono esausto.
Solo per uno scopo.
Aiutarti. favorirti
E, forse, ci sono anche riuscito. (..se capisci cosa intendo..)
Tu non hai colpe, piccola. Lo sai, mille volte una volta l'ho sussurrato mentre Morfeo ti rapiva.
Ma io.
Irrompono i miei pensieri come onde sulla battigia dell'esistenza mia, senza nulla pretendere o pittare.
anzi, cancellano le impronte del mio passaggio e le riportano in mare insieme a tutto ciò che vi è sepolto.
questo rumore di silenzio e spuma bianca e grigia.
Non sto piangendo. no
Sono gentile con tutti.
sii gentile che a volte mi coglie impreparata la nausea.
Un fottuto giannizzero di latta.
Le cose belle finiscono.
Sempre.
No, sono io che sono uno stronzo.
Sono io, la causa del mio umore.
Perché solo io posso esserlo.

Ma cosa mi leggete ancora?
non vi voglio.
non voglio i vostri sguardi.
Sono io.
E non sto cercando nessuno.
Sono io e il mio cane.
io.
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Martin (Andrea Franzino)

"Per cadere, basta una spinta.
Per volare, ci vuole perseveranza." 

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