Domenica.
Pensandoti.
Scendo a passi lenti nel mio cuore per venirti a trovare.
Ti porto una tazza di caffè e una fetta di torta.
Ti porto un fiore nutrito con affetto e molti pensieri.
Tutti di te e per te.
Invadi il mio cuore.
Ed io lo stuzzico, per far uscire sangue dalle molteplici ferite.
Perché è sangue, sì.
Fa male, sì.
Ma almeno ha il tuo sapore.
Sì.
E pensare a quanti pranzi e cene ho passato senza di te.
E quanti ne passerò.
A quanti rasoi ho usato.
A quanti dentifrici e carta e acqua, saponi.
A quante birre ho bevuto.
A quanti cuscini ho sprimacciato.
Senza di te.
Perché senza di te è più fastidioso che l'essere solo.
Perché tu oltre a tutto quello che sei eri uno scopo e un fine,
e un mezzo.
Ed ora mi trovo mezzo.
Tutto mi causa dolore, meglio sofferenza e ansia.
Perché il sole sorge e tramonta un pò di meno, da quando non ci sei.
Ed io, allora, volo verso di te.
Più di prima.
Buona domenica, a te.