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ali

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ti annienta…

 

scricchiolano le ossa

i tendini stridono

i muscoli esplodono sotto la pelle tirata

(li immagino rossi e lucidi, bellissimi)

e le vene gonfie sul collo

e sulle mani

pulsare azzurrine e potenti

 

il macigno piega le tue gambe

…tremano…

il sudore rotola sulla fronte

sgorgando bollente

sulla pelle madida

e rovente

 

il respiro troncato

e dolorosa la gola

la bocca riarsa

e gonfia la lingua

come sabbia, tra i denti

 

un passo

ancora un passo

(…non ce la faccio…

le labbra spaccate

(…più)

lo sguardo annebbiato

ormai appannato

 

e il cuore in agonia

si scaglia furiosamente tra le costole

per scappare

 

poi altro passo

e un altro

e uno ancora

senza più sapere dove andare

senza più vedere la tua meta

sei solo

immensamente stanca

 

la voglia di cedere

di cadere

di piegare le ginocchia

definitivamente

di piegare la schiena

 

per un secondo di requie

per un’idea di frescura al suolo

(così rassicurante)

con cui alleviare lo stremo del tuo corpo

per un momento in cui le membra possano smettere di bruciare

 

più giù del fondo non si può andare

e da terra non si cade

(tentazione)

si può solo risalire

poi rialzerai la schiena

poi rialzerai

la testa

si può solo rialzarsi

(o forse semplicemente morire)

 

un ginocchio tocca terra

 

e sei bozzolo

schiacciato ed avvilito

sotto l’immane peso

di una lotta troppo insensata

al cui dolore vuoi arrenderti

ogni fibra tesa al limite…

 

la tua seta lucente

rifrange una luce spettacolare e impietosa

è l’ultimo baluardo

di una resistenza cocciuta

e quasi inconsapevole

che rifiuta l’arroganza dell’ovvio

l’ineluttabilità del banale

che non cede

non per un merito

per un orgoglio indomito

 e temerario…

 

è quella che ti tiene insieme

pensieri

azioni

e volontà

 

lo sforzo ti annichilisce

parossistico

(stavolta…

non ce la farò)

ma rialzi la nuca

(troppo…faticoso)

non sai come

non sai nemmeno più perché

…la tua oasi non la vedi più…

nemmeno la ricordi

a dire il vero

 

ma la tua seta si svolge

dentro di te

e ti avvolge

tergendo la tua fronte

placando la tua sete

e rigenerando il tuo involucro malconcio

 

non capisci

…istinto…

…disperazione…

…rabbia…

non vuoi

hai paura

se al limite di te stessa

ma un colpo di reni improvviso

raddrizza il tuo dorso

e ti obbliga a rimetterti in piedi

a riprendere il cammino

 

il tuo io

si libra leggero

fuori di te

in alto

da qui tutto cambia prospettiva

ancora non lo sai

e improvvisamente

sei divenuta farfalla.

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About the author Butterfly

 

Butterfly

"chiudi gli occhi
ascolta il pulsare del tuo sangue di rubino e lava
nelle orecchie
allarga le braccia
e lasciati solamente cadere all'indietro."

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