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Salto nei ricordi

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Mi ricordo dei secoli trascorsi,
quando la mia stirpe
viveva lieta e prospera in queste terre.
Dimoravamo fra i boschi,
silenziosi e invisibili,
eteree creature
di cicli ormai chiusi.

Questi sentieri caliginosi
furono battuti dai nostri passi,
leggeri e veloci.
E’ nitida l’immagine nella mia memoria,
di giovani e piccoli avventurieri
che nella loro corsa
acquisivano le loro abilità.
Scoprivamo ogni giorno
le leggi naturali di ogni più umile
forma di vita,
anche la più insignificante.

Il sole,
che filtrava dalle fronde degli alberi,
rendeva grazia
alle nostre bianche pelli,
donandone
riflessi dorati di luce.

Era un popolo quieto, il mio,
fiero,
con una solida morale,
fondata sull’immenso rispetto
per ogni creatura.
Vivevamo pacificamente i nostri giorni sereni.
Nelle arti più svariate
ci dilettavamo.
Dalla realizzazione di preziosi,
alla pittura;
dalla tessitura,
all’intaglio delle sculture in legno
e
alla scrittura.
Infinite erano le nostre pergamene,
con la storia e
le antiche leggende
della nostra stirpe.
Alla botanica e alla zoologia,
fin dalla tenera età,
ci avvicinavamo,
perché parti integranti del bosco,
del suo spirito e
di noi stessi.
Eravamo tutt’uno con esso,
come essenze emanate
da ogni angolo nascosto.

Ma quei giorni lieti
volsero a termine..
Ahimè,
nulla rimane perpetuo.
Ma ciò che accadde davvero,
non vi è concesso sapere.
Vi sono i sordi lamenti,
adesso,
degli spiriti di ciò che fu,
fra il fogliame di questi alberi,
testimoni silenti.

Qui vi dimoro io,
in solitudine,
ultima elfa di una stirpe finita.

Continuo,
seguendo le antiche tradizioni
del mio popolo,
il mio eremitaggio.
Custode di questa foresta dimenticata.
Figlia del bosco,
sposa della libertà.




Ninìel
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" Sento la mia anima respirare,
nella sottile inquietudine
dei miei pensieri..

Viva..
Palpita,
assetata di emozione.."

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