Corri felice deliziando il mondo,
le braccia aperte, sguardo al cielo,
tra fiori colorati in verde fuoco.
Il cuore, ritmato dal passo leggero,
tracce non lascia sul morbido suolo,
canta, gioioso, il suo inno d’amore.
Non più lacrime, non più dolore,
né grevi pensieri cupi, non più.
Confina all’oblio timori profondi,
la dolce visione ne è cagione,
rinasce speranza e sete di vita.
S’affianca all’occhio attento,
l’orecchio che accoglie
armoniche note, melodie
silvestri e canti e trilli.
Profumi di corolle d’arcobaleno
empiono petti che s’alzan in lode
di tanta bellezza, cogliendola piena.
Brezza di rose carezza la pelle
portando seco dolcezze infinite.
Brillano smeraldi in cornice di rame,
efelidi sparse su sorriso radioso.
Graziosa Signora, foriera d’amore,
riempi la vita, benché lontana.
Ogn’attimo di rapita contemplazione
è ragion bastante, in sé e sé sola,
a ringraziar gli dèi d’esser nati.