Sono una raccolta di miei scritti fino al 2005, anno in cui ho pubblicato "Semi d'Autunno".
Non tutto quello che troverete in questa sezione è stato poi pubblicato nel libro, e man mano continuerò a pubblicare delle poesie inedite.
Leggete anche GLI ALBERI, le mie nuove poesie.
Buona lettura.
Martin
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UNA FOTOGRAFIA RUBATA
Elementi in rapida fusione tra loro.
Susseguirsi di istanti tiepidi.
Sorseggiare se stessi in un fiore caldo.
Vivere la vita in una foglia.
Sperare nell’Autunno.
Sempre.
Il rosso che combatte col verde.
Il giallo cedere ai colpi del nero più intenso.
Il bianco diventare accecante.
Il sapore di quel rosa.
Volerlo, sperarlo tuo per tutto il sempre di questa terra.
Agognarlo farsi trasparente, penetrato dal tuo rosso.
Colori a pastello graffiati da spruzzi di acrilico.
Odore acido di limone miscelato con miele e zucchero.
Vaniglia pura, allo stato larvale.
Frizioni di carne.
Bollire tra il suo palato e la sua soffice lingua a punta.
Infilare le mani e le unghie su quel collo teso, in quello sguardo perso nell’altro mondo a trovare quel godimento.
Sentire il suo alito diventare il tuo unico battito.
Scommettere tutti i tuoi sogni in quell’unico sogno.
Fottere le tue speranze per avere una unica piccola insicurezza.
L’aspettare, puntando tutto su quella aspettazione che forse nemmeno mai verrà.
Quell’odore intenso di casa.
Quel suo mondo intoccabile.
Quel mio mondo impenetrabile.
La collisione di essi.
La nascita di una nuova stella.
Tanto luminosa da far appassire ogni Sole.
Amare senza nulla temere.
Amare senza limiti senza freni.
Senza compromessi.
Amare senza fiato per descriverlo.
Lacrime e saliva.
Pelle e umori.
Trucco disfatto sul suo viso giovane.
Capelli come mille onde spumanti, sull’arancione scuro.
Quegli occhi.
Tutto v’è scritto.
Tutto v’è spiegato.
Perché non riusciamo a leggerlo.
Perché tanta sofferenza
La voglio.
Sotto le mie coperte ad aspettarmi.
La voglio.
Sulla mia tavola a mangiare.
La voglio.
Nel mio vaso a crescere.
La voglio.
Nello sguardo di mia figlia.
La voglio.
Nelle mie parole.
Giaci nei miei pensieri.
Funziona nel mio petto.
Gira nei miei muscoli.
Tendi nelle mie pulsioni.
Diana passa a lei il tuo arco, e lascia che mi uccida.
Che mi uccida…
Perché così come sono ora, sono solo un povero animale ferito.
Una fiera spaventata, da tutto per nulla.
La malinconia.
L’alcolismo.
Il tabagismo.
Il sesso.
L’introspezione.
La solitudine.
Il terrore.
La morte.
Aiutami, piccola speranza.
Cerco la tua forza.
Voglio la tua vita.
Mia immensa Libertà.
Danza sulla punta dei miei polpastrelli, gira intorno al mio capo,
sali nel cielo del mio povero cuore spaccato.
Martin
Susseguirsi di istanti tiepidi.
Sorseggiare se stessi in un fiore caldo.
Vivere la vita in una foglia.
Sperare nell’Autunno.
Sempre.
Il rosso che combatte col verde.
Il giallo cedere ai colpi del nero più intenso.
Il bianco diventare accecante.
Il sapore di quel rosa.
Volerlo, sperarlo tuo per tutto il sempre di questa terra.
Agognarlo farsi trasparente, penetrato dal tuo rosso.
Colori a pastello graffiati da spruzzi di acrilico.
Odore acido di limone miscelato con miele e zucchero.
Vaniglia pura, allo stato larvale.
Frizioni di carne.
Bollire tra il suo palato e la sua soffice lingua a punta.
Infilare le mani e le unghie su quel collo teso, in quello sguardo perso nell’altro mondo a trovare quel godimento.
Sentire il suo alito diventare il tuo unico battito.
Scommettere tutti i tuoi sogni in quell’unico sogno.
Fottere le tue speranze per avere una unica piccola insicurezza.
L’aspettare, puntando tutto su quella aspettazione che forse nemmeno mai verrà.
Quell’odore intenso di casa.
Quel suo mondo intoccabile.
Quel mio mondo impenetrabile.
La collisione di essi.
La nascita di una nuova stella.
Tanto luminosa da far appassire ogni Sole.
Amare senza nulla temere.
Amare senza limiti senza freni.
Senza compromessi.
Amare senza fiato per descriverlo.
Lacrime e saliva.
Pelle e umori.
Trucco disfatto sul suo viso giovane.
Capelli come mille onde spumanti, sull’arancione scuro.
Quegli occhi.
Tutto v’è scritto.
Tutto v’è spiegato.
Perché non riusciamo a leggerlo.
Perché tanta sofferenza
La voglio.
Sotto le mie coperte ad aspettarmi.
La voglio.
Sulla mia tavola a mangiare.
La voglio.
Nel mio vaso a crescere.
La voglio.
Nello sguardo di mia figlia.
La voglio.
Nelle mie parole.
Giaci nei miei pensieri.
Funziona nel mio petto.
Gira nei miei muscoli.
Tendi nelle mie pulsioni.
Diana passa a lei il tuo arco, e lascia che mi uccida.
Che mi uccida…
Perché così come sono ora, sono solo un povero animale ferito.
Una fiera spaventata, da tutto per nulla.
La malinconia.
L’alcolismo.
Il tabagismo.
Il sesso.
L’introspezione.
La solitudine.
Il terrore.
La morte.
Aiutami, piccola speranza.
Cerco la tua forza.
Voglio la tua vita.
Mia immensa Libertà.
Danza sulla punta dei miei polpastrelli, gira intorno al mio capo,
sali nel cielo del mio povero cuore spaccato.
Martin
About the author Martin - Andrea Franzino
Martin (Andrea Franzino)
"Per cadere, basta una spinta.
Per volare, ci vuole perseveranza."
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