Il Blog della Poesia e Aforismi - Martin Poesie -

Sono sempre state roccaforti
in cui rifugiarsi
dalla realtà nemica,
con spesse mura che altri osservano,
chiedendosi, incuriositi,
quale sacro segreto possa mai contenere

Oasi di benessere
con fonti cristalline
dalle quali dissetarsi,
lasciando tracce sulla sabbia,
contorni entro il quale
far vivere una storia,
a volte infinita

Partite su cui puntare e scommettere,
con la posta troppo alta,
alle volte,
ma comunque appagante,
nella scoperta di aver saputo giocar bene,
nonostante apparentemente
non vi è nulla fra le mani
Eppure,
il miglior dono,
resta sempre celato
agli occhi di ogni curioso,
semplicemente
viene percepito da colui che
ha osato

Li innalziamo,
come divinità da venerare,
vi portiam rispetto e lodi
e abbiam fede in loro,
come qualunque altro mistico culto,
perché è proprio in loro
che crediamo con devozione,
con la consapevolezza che,
forse,
non raggiungeremo
nessuna porta dorata,
ma continuando a seguire
i nostri comandamenti
per cercar di arrivarvi

Non ho nulla fra le mani,
ma per mare, cielo, terra
ho viaggiato,
seguendo l’unico comandamento
che io conosca,
che seguo e che mai
mi potrà esser tolto
Ho avuto e perso
Ma ho anche trovato la mia fortuna
nella perdita

Forse siam troppo sordi, ciechi e muti,
per saperci ascoltare,
vedere e sentire
O forse siam solo macchine
generatrici di paura
per temere la ricaduta

Ma l’uomo, da sempre sogna di volare
Questo volete occultarlo..?

E’ l’inerzia il vero problema,
da essa ci facciamo ammaliare,
come una bella donna
dal profumo avvolgente o
un uomo dalle spalle forti,
che ci portano alle labbra
del buon rosso dall’effetto devastante
E magicamente ci ritroviamo
vecchi e grassi
delusi da noi stessi,
maledicendo il nostro amore
per le sicure certezze

Probabilmente diverrò vecchia,
magari morirò giovane, chissà
Ma mai, mai..
..vivrò nel rimpianto di non aver
tentato di realizzare
ogni mia piccola impresa
Perché nella sconfitta
avrò almeno tentato..
..e sarà già una vittoria
il poter dire di
aver sempre seguito me
e me soltanto




Ninìel