Qua trovate tutte le mie poesie scritte dopo "Semi d'Autunno" e soprattutto dal fine 2007.
Sono molto importanti anche queste per me, come ogni cosa che ho scritto in questi anni, sono espressioni della mia percezione della vita.
Dell'amore e di tutto ciò che mi rende vivo.
Buona lettura.
Martin
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- Notice
Un infelice sereno
Ma chi siete voi.
Non vi chiedo nulla.
Non mi date nulla.
Prendete quello che volete.
Lasciate quello che volete.
Ma cosa volete voi.
Io l'etereo.
Lasciatemi almeno la dignità.
Mi abbandonate, proprio quando ho bisogno di voi.
La strada è un continuo curvare.
Sento il vento sul viso, ma sono fermo o appena mi muovo.
Sento il mare eterno che spuma e sfuma tutto intorno.
Sono curvo, piegato dal passato.
Io non voglio distruggere il passato.
Io, lo avvolgo in me.
Lo nascondo, come sempre, come sempre ancora.
Un grosso albero che mi rinfresca, ma non mi protegge.
Radici non ne ho.
Foglie ne crescono, ma si staccano ad ogni autunno.
Erigo muri, alti alti.
Un fossato di indifferenza.
No, non vi faccio entrare.
Ho finti me, ovunque.
Ognuno di voi ne conosce almeno uno.
Senza volto, senza odore, senza calore.
Questo buio, dimmi, questo freddo.
E' il mio non amare?
Ditemi che sbaglio, non vi crederò.
Io sono vivo.
Sono l'amico per tutti.
Ma non di tutti.
Sono più di quel che appaio e meno di ciò che sembro .
Con occhi stanchi vi osservo distratto.
E nessuno mi da nulla, nemmeno quel che dovrebbe essere mio.
E io non chiedo nulla a nessuno.
Io mi pago i miei debiti.
Idiota.
Ma le parole che io ricordo.
Beh, le ricordo e le scambio con quello che
mi dovete.
E non chiedo, ma osservo.
E anche questo mi ferisce.
Mai più uno.
E non voglio avere un'altra non figlia.
Basta.
Non vi credo più.
Non siete veri, più di quanto lo sono io.
Non siete furbi, più di me.
Non siete degni, più di me.
A volte penso di essere fin troppo banale, e sin troppo semplice da capire.
Altre volte mi convinco di essere contorto e inespugnabile.
La vita, e questo è vero, ti rende diffidente.
Ma bisogna anche sorridere.
Seppellisco, quindi, frangenti.
Li bagno con memorie.
Li spargo per il mondo che voi non conoscerete.
Sono sereno, almeno.
Un infelice sereno.
Non vi chiedo nulla.
Non mi date nulla.
Prendete quello che volete.
Lasciate quello che volete.
Ma cosa volete voi.
Io l'etereo.
Lasciatemi almeno la dignità.
Mi abbandonate, proprio quando ho bisogno di voi.
La strada è un continuo curvare.
Sento il vento sul viso, ma sono fermo o appena mi muovo.
Sento il mare eterno che spuma e sfuma tutto intorno.
Sono curvo, piegato dal passato.
Io non voglio distruggere il passato.
Io, lo avvolgo in me.
Lo nascondo, come sempre, come sempre ancora.
Un grosso albero che mi rinfresca, ma non mi protegge.
Radici non ne ho.
Foglie ne crescono, ma si staccano ad ogni autunno.
Erigo muri, alti alti.
Un fossato di indifferenza.
No, non vi faccio entrare.
Ho finti me, ovunque.
Ognuno di voi ne conosce almeno uno.
Senza volto, senza odore, senza calore.
Questo buio, dimmi, questo freddo.
E' il mio non amare?
Ditemi che sbaglio, non vi crederò.
Io sono vivo.
Sono l'amico per tutti.
Ma non di tutti.
Sono più di quel che appaio e meno di ciò che sembro .
Con occhi stanchi vi osservo distratto.
E nessuno mi da nulla, nemmeno quel che dovrebbe essere mio.
E io non chiedo nulla a nessuno.
Io mi pago i miei debiti.
Idiota.
Ma le parole che io ricordo.
Beh, le ricordo e le scambio con quello che
mi dovete.
E non chiedo, ma osservo.
E anche questo mi ferisce.
Mai più uno.
E non voglio avere un'altra non figlia.
Basta.
Non vi credo più.
Non siete veri, più di quanto lo sono io.
Non siete furbi, più di me.
Non siete degni, più di me.
A volte penso di essere fin troppo banale, e sin troppo semplice da capire.
Altre volte mi convinco di essere contorto e inespugnabile.
La vita, e questo è vero, ti rende diffidente.
Ma bisogna anche sorridere.
Seppellisco, quindi, frangenti.
Li bagno con memorie.
Li spargo per il mondo che voi non conoscerete.
Sono sereno, almeno.
Un infelice sereno.
About the author Martin - Andrea Franzino
Martin (Andrea Franzino)
"Per cadere, basta una spinta.
Per volare, ci vuole perseveranza."
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