Ehi ragazzi. Questa sera, l’ ho vista.
Così tenera, sì vulnerabile, sì stanca dentro, in quei suoi vestiti, in quel suo leggiadro trucco di autunno.
Parole, che si sommano nell’aria.
Sguardi, luci.
Tutto futuro, o passato prossimo nei suoi nei miei discorsi.
Autostrade di vita, che scorrono lente, inesorabili tra le mie labbra e le sue.
Quel colore intensamente sfocato.
Quegli odori.
La vita di tutte le vite.
Due vecchi amici intorno ad un tavolo, bianco, come il suo interno.
Giallo intorno a quegli occhi.
Di un giallo caldo.
Eppure non è sbagliato parlare.
Non lo è volersi bene.
Bere un caffè, fumare, sorseggiare la propria amicizia da calici di carne e
scartabellare in bauli di ricordi e foto.
La vita in un soffio.
Chi la capisce.
Bisognerebbe vivere una vita e poi tornare da capo a viverla, e forse facendo così alla ventesima volta qualcosa capiremmo.
Una vita non vale tutte le vite.
L’esperienza di una persona non è nulla.
E’ solo una esperienza.
Tutto qua.
Una pagina in un libro.
Una nota di una canzone.
Un passo, su di queste strade infinite.
Mille cose succedono ogni singolo giorno per un qualche motivo.
Quante cose perdiamo mentre dormiamo.
Quante esperienze potremmo fare se non dicessimo, “Oggi no, non mi va proprio d’uscire.”..
E proprio la vita ad essere fatta così.
Una serie pressoché infinita di combinazioni.
E sono innumerevoli i modi in cui si può reagire a ogni singolo minuscolo evento.
Stati d’animo che cozzano tra di loro nel nostro interno.
Brulicare di vermi che masticano, lenti, le nostre carni.
Il fumo di queste sigarette.
La passione per un pistillo, giallo.
Succhiare il clitoride della vita, a questa polverosa donna..
Fatta di aria.
Fatta di sangue immenso.
E alla fine scivola contro di me, sopra il mio petto..
Mi saluta, disarmata.
Per la prima volta.
Magari l’ultima.
Le soffio sui capelli con la mia mano.
Minuscola.
Martin