" Sento la mia anima respirare,
nella sottile inquietudine
dei miei pensieri..
Viva..
Palpita,
assetata di emozione.."
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Siete giunto a me
Come forme di fumo nell’aria,
prende contorni e sfumature un’immagine
Giaccio con Voi,
sotto una quercia solitaria,
su di una collina dal verde campo
ricamato di bianche speranze
La luce del tramonto
bacia tutto ciò che si rivolge ad essa,
rasserenandosi
nello splendore dorato
di quest’immenso dono
che il carro infuocato conduce
Nessun rumore nell’aria
se non il fruscio delle foglie
alla leggera carezza del vento,
che non percepisco;
solo le Vostre mani, sento,
sulla mia pelle,
la percorrono,
delicate,
come farfalle posate su di un fiore
La mia testa
Poggiata al Vostro petto,
con la chioma che lo ricopre,
seguo il battito del Vostro Cuore,
il Vostro respiro,
costante, tranquillo,
mentre i nostri sguardi s’incontrano,
penetrano in noi,
nel fondo nel Nostro Essere,
scoprendo la Devozione
dell’uno all’altra
Vi sorrido Mio Amato,
perché a lungo ho atteso il Vostro arrivo,
scrutando ad ogni nuovo giorno
il limitar del Bosco,
cercando all’orizzonte
la Vostra figura
giunta da lontano
Quieta, adesso,
è l’anima mia,
nella gioia di veder la mia mano
unita alla Vostra,
Cavaliere
Insieme a Voi
è giunto il mio momento
per tornare a errare,
lontana dalle sicure radure,
senza più un mantello incappucciato
che tenga celato il mio volto
Mi stringete,
mentre le prime stelle
si intarsiano in cielo e
fra le Vostre braccia,
mi lascio andare sicura a un dolce sonno
come Voi fate col mio corpo,
protetto dalla fresca brezza serale,
dal Vostro calore
Scivolo nel torpore
come piuma nell’aria
Mi risveglio
Il freddo punge la mia pelle,
come piccole lance di ghiaccio
Rabbrividisco
E’ buio,
l’erba umida ha inumidito le mie vesti,
in mano stringo un ciuffo d’erba
Voi non ci siete
Seduta sul terreno
mi guardo intorno;
i rami cadenti del salice,
oltre loro il lago,
con le lucciole che vi danzano sopra,
come una grande sala da ballo
Il mio sguardo si posa ancora
sulla mia mano,
sporca di terra e fili d’erba
Un sogno
Soltanto una vana illusione
Chiudo gli occhi,
la testa bassa,
mi stringo al mantello,
con l’unica calda carezza di una lacrima
che riga il mio volto
Non ci siete, non ancora
Ninìel
prende contorni e sfumature un’immagine
Giaccio con Voi,
sotto una quercia solitaria,
su di una collina dal verde campo
ricamato di bianche speranze
La luce del tramonto
bacia tutto ciò che si rivolge ad essa,
rasserenandosi
nello splendore dorato
di quest’immenso dono
che il carro infuocato conduce
Nessun rumore nell’aria
se non il fruscio delle foglie
alla leggera carezza del vento,
che non percepisco;
solo le Vostre mani, sento,
sulla mia pelle,
la percorrono,
delicate,
come farfalle posate su di un fiore
La mia testa
Poggiata al Vostro petto,
con la chioma che lo ricopre,
seguo il battito del Vostro Cuore,
il Vostro respiro,
costante, tranquillo,
mentre i nostri sguardi s’incontrano,
penetrano in noi,
nel fondo nel Nostro Essere,
scoprendo la Devozione
dell’uno all’altra
Vi sorrido Mio Amato,
perché a lungo ho atteso il Vostro arrivo,
scrutando ad ogni nuovo giorno
il limitar del Bosco,
cercando all’orizzonte
la Vostra figura
giunta da lontano
Quieta, adesso,
è l’anima mia,
nella gioia di veder la mia mano
unita alla Vostra,
Cavaliere
Insieme a Voi
è giunto il mio momento
per tornare a errare,
lontana dalle sicure radure,
senza più un mantello incappucciato
che tenga celato il mio volto
Mi stringete,
mentre le prime stelle
si intarsiano in cielo e
fra le Vostre braccia,
mi lascio andare sicura a un dolce sonno
come Voi fate col mio corpo,
protetto dalla fresca brezza serale,
dal Vostro calore
Scivolo nel torpore
come piuma nell’aria
Mi risveglio
Il freddo punge la mia pelle,
come piccole lance di ghiaccio
Rabbrividisco
E’ buio,
l’erba umida ha inumidito le mie vesti,
in mano stringo un ciuffo d’erba
Voi non ci siete
Seduta sul terreno
mi guardo intorno;
i rami cadenti del salice,
oltre loro il lago,
con le lucciole che vi danzano sopra,
come una grande sala da ballo
Il mio sguardo si posa ancora
sulla mia mano,
sporca di terra e fili d’erba
Un sogno
Soltanto una vana illusione
Chiudo gli occhi,
la testa bassa,
mi stringo al mantello,
con l’unica calda carezza di una lacrima
che riga il mio volto
Non ci siete, non ancora
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nella sottile inquietudine
dei miei pensieri..
Viva..
Palpita,
assetata di emozione.."
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